Punto primo: migliorare la diastasi è una questione di salute. Non di estetica.

Quando parliamo del miglioramento della diastasi dei retti dell’addome ci riferiamo al miglioramento della funzionalità della parete addominale. Il miglioramento estetico può essere una conseguenza, ma non è l’aspetto primario.

È chiaro che un addome tonico e funzionale ha anche un aspetto migliore, ma il focus dei programmi di allenamento per il trattamento della diastasi resta sempre il sistema muscolare e miofasciale. Non si punta al dimagrimento localizzato (anche perché non esiste) né alla scomparsa di inestetismi dovuti all’eccesso di pelle o alle smagliature.

Quello che ho notato nel corso di questi anni di specializzazione in questo settore è che siamo molto più concentrati sull’aspetto estetico e sull’apparenza, piuttosto che sulla funzionalità. E la funzionalità di un sistema complesso come la parete addominale (e più in generale del core) è soprattutto una questione di salute.

Se migliora la funzionalità del core, allora migliora la salute. Eliminare una smagliatura (ammesso che possa essere possibile) non ha lo stesso effetto. Non migliora la salute, ma forse ci permette di avvicinarci a quei canoni di bellezza e di perfezione che riteniamo importanti ed essenziali.

Il viaggio a mio avviso dovrebbe essere un altro. Meno concentrato su quello che la gente può pensare di me se mi presento al mare in bikini con una pancia non perfetta, e più focalizzato sulla salute e sul rispristino della corretta funzionalità del mio addome, perché questo migliorerà la mia respirazione, il mio mal di schiena, le tensioni muscolari sulle spalle, il funzionamento del mio intestino, la salute del mio pavimento pelvico. Bisognerebbe tenere sempre presente che ognuno di questi apparati è influenzato negativamente dalla presenza di una diastasi dei retti dell’addome e ognuno di questi apparati può migliorare nel miglioramento della diastasi.

A questo punto la presenza di una smagliatura sulla pancia o una pelle non perfetta sotto ad un taglio cesareo, dovrebbe passare totalmente in secondo piano.

Spostiamo l’attenzione al nostro benessere e dimentichiamoci dello sguardo degli altri. (Tanto stanno tutti guardando il cellulare…!)

Fintanto che il nostro addome sarà funzionale ed in buona salute, le imperfezioni superficiali non dovranno impedirci di rimettere quel bikini che abbiamo lasciato nell’armadio e goderci una giornata al mare con i nostri figli.

A questo proposito vi giro una bellissima riflessione di Kelly Dean.  Kelly è una fisioterapista specializzata nella riabilitazione della diastasi dei retti dell’addome. Ha svolto i suoi studi universitari presso l’Università del New Mexico, dove ha anche nuotato a livello agonistico per quattro anni. È la proprietaria e la fondatrice di The Tummy Team, un programma che si dedica alla piena comprensione dei problemi neuromuscolari e posturali che contribuiscono alla debolezza del core e alla comparsa della diastasi dei retti dell’addome. Questa tecnica è una nelle quali nel 2020 mi sono certificata come Tummy Team Trained Practioner.

“Sono appena tornata da una meravigliosa gita a Birtch Bay per una visita alla famiglia. Mia cognata mi ha fatto una foto nella quale siamo ritratte io e mia figlia più piccola. Mia figlia più tardi mi ha detto: Adoro che ancora indossi il costume in pubblico mamma”

Sono una nuotatrice e vivo vicino ad un lago, quindi passo spesso le mie giornate in costume, per questo non ho capito da subito cosa mia figlia intendesse.

In seguito proprio lei mi ha spiegato che la maggior parte delle mamme dei suoi amici non lo fa: non indossa il costume da bagno. Ha 13 anni e ha iniziato quella fase di allontanamento dalla mamma tipica dell’età ma mi sono accorta che ancora mi guarda, apprende da me e che ancora è influenzata dal modo in cui vivo anche quando non vuole ascoltare quello che le dico.

Possiamo condizionare i nostri figli semplicemente vivendo una vita aperta ed onesta. I corpi delle mamme della vita reale sono bellissimi. Abbiamo tutti una forma diversa e va bene così. Sono anche io insicura e colpita dalla pressione dell’immagine dei corpi delle donne accanto a me, ma mi piace di più nuotare. Andate là fuori con i vostri costumi da bagno mamme, vivete la vita con i vostri bambini.

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